Nell’ambito del progetto “Lombardia: una tradizione da promuovere”, nell’anno scolastico 2001 – 2002 l’Istituto Tecnico Agrario di Bergamo ha individuato la tematica “Nella trasformazione del paesaggio agrario le tracce dei cambiamenti nel mondo della produzione e nelle abitudini alimentari: la pianura bergamasca tra tradizione e innovazione”.
Si tratta di una tematica di ampio respiro sia in relazione alla vastità del territorio, che al periodo di tempo preso in esame e, soprattutto, per l’approccio pluridisciplinare con il quale il progetto stesso è stato affrontato.
Si può dunque affermare che il lavoro qui presentato intende valorizzare e recuperare la specificità e la ricchezza del territorio, inteso non solo nella sua accezione fisico-materiale, ma come espressione della interazione tra l’ambiente fisico, l’uomo e la tecnica. Le trasformazioni che si sono verificate nella zona considerata sono in buona parte la conseguenza del passaggio da un’economia di tipo prevalentemente agricolo-tradizionale, con abitudini di vita proprie del mondo rurale, ad una agricoltura più intensiva e tecnologica, strettamente legata ad elevati investimenti sia di capitale agrario che di capitale fondiario, con presenza di sempre più numerose e diversificate attività produttive.
Il lavoro effettuato, svolto in stretto collegamento con quanto programmato nelle diverse discipline, ha pertanto il pregio di costituire un’integrazione alle stesse e una contestualizzazione di processi, tendenze e fenomeni, producendo, nell’ambito del normale lavoro scolastico, una visione pluridisciplinare e comparativa degli stessi.
(dalla presentazione del Preside B. Cattaneo)
Al progetto hanno partecipato 16 docenti di 9 diverse discipline e gli studenti di 9 classi del triennio.
Didattica Innovativa
Formazione ed educazione ambientale, nell’ambito del progetto ERP (Educazione per le Popolazioni Rurali e Sicurezza Alimentare), in collaborazione con Celim Bergamo
La collaborazione tra Celim Bergamo ed Istituto Tecnico Agrario ha avuto inizio negli anni 2000 con alcuni interventi sui Paesi in via di sviluppo, ma si è rafforzata dal Marzo 2005, quando l’Ong ha invitato i docenti dell’ITAS ad aderire al progetto”Educazione per le popolazioni rurali e sicurezza alimentare ” (ERP) lanciato dalla FAO e dall’UNESCO, capofila per l’Italia ACRA Milano, per contribuire alla promozione di specifiche strategie indirizzate al mondo rurale nei settori dell’Educazione per tutti, della sicurezza alimentare, della lotta alla povertà e dello sviluppo di appropriate tecnologie. In Europa, il progetto, proponendosi la costruzione di spazi di partecipazione per la società civile, ha infatti realizzato iniziative di promozione e sensibilizzazione coinvolgendo direttamente anche le scuole. E’ nato così l’incontro tra alcuni operatori Celim ed un gruppo di docenti dell’ITAS, i cui referenti hanno innanzitutto partecipato ad un seminario formativo per condividere obiettivi e modalità di lavoro con altre Ong ed altri istituti scolastici. Dopo ulteriori incontri tra operatori Celim ed insegnanti dell’ITAS, sono stati elaborati un percorso laboratoriale di 20 ore con formatori dell’Ong ed una programmazione didattica volta ad integrare i diversi aspetti dell’ERP.
L’inizio del percorso formativo scolastico è avvenuto nell’Ottobre del 2005: l’aver dato avvio agli incontri Celim-ITAS nei mesi precedenti ha permesso un’integrazione ed un approfondimento degli argomenti con un approccio interdisciplinare e condiviso.
Alla ricerca di nuove forme comunicative: il linguaggio come contenuto e come strumento
Nell’ anno scolastico 2004/2005, in conseguenza di una situazione di particolare disagio e demotivazione venutasi a creare in una classe prima, i docenti membri della Commissione Salute, coinvolti da alcuni colleghi, hanno sottoposto il problema al dott. Pagnoncelli, psicologo e psicoterapeuta, con cui l’Istituto era già in rapporto di collaborazione e consulenza. Nel corso di alcuni incontri, si è poi deciso di coinvolgere gli studenti in un progetto che, attraverso lavori di gruppo con ragazzi di terza, avrebbe potuto contribuire a sviluppare dinamiche diverse ed a creare più costruttivi rapporti tra i coetanei stessi ed il loro percorso di formazione. Attraverso l’attività laboratoriale di ricerca-azione svolta in 5 incontri di 2 ore ciascuno, infatti, i partecipanti sono stati sollecitati a prendere coscienza di sé, delle specifiche potenzialità e modalità comunicative e del proprio stile cognitivo, al fine di migliorare poi, con l’aiuto dei docenti, l’essere adolescente e studente.
Dopo un incontro introduttivo, i ragazzi sono stati invitati a scegliere tra quattro tematiche ( L’innamoramento – L’amicizia – Il divertimento – Le mode ) che sarebbero diventate oggetto delle loro riflessioni/discussioni, da elaborare poi in cartelloni ed in una presentazione multimediale.
OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO
– Sollecitare e stimolare la conoscenza e la presa di coscienza di alcuni linguaggi con la relativa logica espressiva.
– Saper riconoscere in se stessi eventuali potenzialità comunicative inesplorate.
– Saper precisare le personali modalità comunicative collegate ai vari tipi di intelligenza.
I fontanili nella pianura lombarda tra passato e presente
I fontanili nella pianura lombarda tra passato e presente
La metodologia di ricerca storico-didattica
Sollecitate dal D.M. 682/96 sulla ripartizione dei programmi di Storia ed incuriosite dalle prospettive di una nuova metodologia didattica promossa anche da diverse esperienze formative, sin dagli inizi degli anni 2000 due docenti dell’Istituto hanno stretto rapporti di collaborazione con l’Archivio di Stato di Bergamo. Ne sono derivate significative esperienze di lavoro e di studio che si sono poi tradotte in diverse attività laboratoriali sulla Storia locale, in quello che a poco a poco è diventato un intreccio tra macro e micro territorio.